sabato 17 novembre 2007

La “barzelletta” del Terzo valico


Danilo Formica, portavoce provinciale di Obiettivo NordOvest, alleanza strategica dal punto di vista economico tra Liguria e Piemonte, ha dichiarato oggi:"Pochi giorni fa il Ministro Bianchi ha di fatto fermato, per l'ennesima volta, il progetto del Terzo Valico. Progetto che per i Liguri è diventato ormai una barzelletta. Un giorno lo si fa, il giorno dopo si ferma tutto. Tale progetto risulta essere indispensabile per lo sviluppo portuale della nostra regione, quindi è di vitale importanza la sua realizzazione. La scorsa settimana, una alleanza bipartisan tra consiglieri regionali liguri, aveva chiesto la possibilità al Governo di trattenere parte del ricavato fiscale, derivante dai porti, per finanziare appunto il Tervo Valico. Nella stessa giornata il Ministro Bianchi faceva sapere di essere contrario a questa sorta di federalismo portuale perchè, a suo parere, «mette le Regioni del Sud contro il Nord» e che la ripartizione del gettito va ripartita secondo “criteri politici”. Ora mi chiedo quali siano questi criteri politici. Chi decide dove destinare i soldi derivanti dalla portualità ligure? Naturalmente non un ligure"."Da un recente studio della Bocconi", continua Formica, "si evince come i porti liguri siano una risorsa non sfruttata per il nostro territorio. Infatti i nostri porti producono ogni anno quasi 4 miliardi di euro e gestiscono circa il 60% del traffico merci. Quest'estate però, direttamente al forum del Nord Ovest organizzato dal Sole24ore, le autorità portuali liguri lanciavano il loro allarme verso una carenza strutturale che penalizza il nostro mercato portuale rispetto ad altri porti d'Europa. Attualmente solo il 15 – 20% delle merci viene trasportato su rotaia; una percentuale ancora troppo bassa per competere con i tempi ed i servizi offerti sugli altri mercati europei. Il Governo non ha diritto di decidere del nostro futuro. Oggi servono le infrastrutture per rimanere sul mercato ed è impensabile che, da popolo sovrano quale dovremmo essere, ci impediscano di trattenere parte di quel denaro che, per diritto naturale, dovrebbe essere nostro. Infine mi oppongo fortemente a questo sistema burocratico così centralizzato, dove la riscossione delle risorse fiscali a livello centrale comporta la centralizzazione delle clientele d'affari e, di conseguenza, la penalizzazione di alcuni territori a favore di altri".

1 commento:

Anonimo ha detto...

News tratta dal portale Indymedia al link:

http://piemonte.indymedia.org/article/5584

Enigmatico Dossier del 3° Valico dei Giovi di ITALFERR. Il Gruppo Ferrovie dello Stato stima in complessivi 3,4 milliardi di euro il costo della realizzazione della tratta dell’Alta Velocità Milano-Genova Terzo valico dei Giovi. Ma per il Governo il costo è di 5,2 miliardi di euro.

Si può leggere anche sul sito della Camera dei Deputati: il progetto definitivo approvato dal CIPE il 6 aprile 2006 concernente la tratta dell’Alta Velocità Milano-Genova (Terzo valico dei Giovi) è stato stimato un costo complessivo ammontante a 5,2 miliardi di euro.




http://www.camera.it/resoconti/resoconto_allegato.asp?idSeduta=175&resoconto=bt34&param=bt34




Pensandoci bene ricordo però d’aver letto, da qualche parte, una cifra totalmente differente. Poco prima dell’approvazione del CIPE del 6 aprile 2006, l’Amministratore Delegato di Italferr Spa (Gruppo Ferrovie dello Stato) Riccardo Bonasso scrisse (il 22 febbraio 2006) all’Amm. Del. di T.A.V. Spa Ing. Antonio Savini Nicci, inviando un Memorandum ad oggetto: “Tratta AV/AC Milano Genova Sub Tratta 3° Valico dei Giovi – SINTESI DELLA VALUTAZIONE ECONOMICA”.




Nel documento di Italferr si scopre che l’opera del 3° Valico dei Giovi è stata stimata dal Gruppo Ferrovie dello Stato in complessivi 3,4 milliardi di euro (3.473,9 milioni di euro per la precisione).




Ora non vorrei pensare male … ma da 3,4 miliardi di euro (stima Gruppo FS dei costi) a 5,2 miliardi di euro (costi approvati dal Governo) ce ne passa.




Ben 1,8 miliardi di euro di differenza.




Per caso mica … Magna magna? Ma no figuratevi.




(Siete sempre lì a pensare male)