martedì 15 gennaio 2008

MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA DELLA SICILIA

RIFIUTI: LA PROTESTA INDIPENDENTISTA CONTINUA

L'arrivo notturno, al pari dei peggiori e vergognosi crimini, coperto da menzogne e da squadre in assetto antisommossa, in perfetto stile "regime totalitario", hanno vanificato il primo, ma non unico, obiettivo per cui nella giornata odierna ha comunque avuto inizio l'annunciato sciopero della fame promosso dal Movimento per l'Indipendenza della Sicilia: evitare lo sbarco delle 1500 tonnellate di rifiuti colonialisti.

Spazzatura divenuta strumento di invasione, una odiosa violazione della salute e del territorio dei Siciliani e prevaricazione della loro volontà, che è stata chiara: quell'immondizia non doveva sbarcare in Sicilia. Altro che "atto di solidarietà" al servizio della "coesione nazionale": è chiaro ed evidente che per i Siciliani ciò che importa è la salute, la dignità ed il benessere della loro vera Nazione, la Nazione Siciliana, e del proprio Popolo.

E tante sono state le adesioni alla nostra protesta, contro la quale si è abbattuto un silenzio squarciato solo per pochi secondi dai TG RAI regionali e di Telecolor e da poche testate "minori". Ma, a questo punto, prospettandosi la lotta come ancora lunga e difficile, sarebbe per il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia un atto di irresponsabilità sfruttare tante adesioni, di singoli cittadini come di gruppi, movimenti ed associazioni, ai fini di un mero "braccio di ferro" contro la stampa di regime.

Quindi l'astensione dall'assunzione di cibi solidi e liquidi avrà termine nella giornata di domani, sempre alle 8 antimeridiane, tramutandosi in una giornata di riflessione e catarsi collettiva, anche da parte di quanti, per problemi di salute, hanno aderito solo moralmente o per poche ore allo sciopero della fame.

Perché il rischio che quelle 1500 tonnellate non siano le uniche, ma solo le prime, è altissimo, e la guardia deve rimanere alta. Non solo: i cittadini comunque scesi in strada e quelli che hanno aderito alla protesta del MIS hanno dimostrato a chiare lettere che ciò che hanno a cuore è, in primis, la salute, troppo e troppo spesso messa a repentaglio dalle politiche colonialiste italiane.

Questo significa che la lotta indipendentista si concentrerà a favore di un piano di smaltimento dei prodotti post-consumo avanzato e all'avanguardia, che faccia ricorso a tutte le più efficaci metodologie di recupero, riciclo, riuso dei materiali, alla raccolta differenziata di ultima generazione (quella porta-a-porta con sacchetti personali, pesatura e conseguente detrazione dalla tariffa-rifiuti), ed ai trattamenti a freddo o con "torcia al plasma". Nessun inceneritore, portatore di inquinamento e morte, dovrà essere edificato in Sicilia.

La protesta quindi continua. Contro ulteriori sbarchi, decisi con un "colpo di mano" autoritario e arbitrario del Presidente Cuffaro. Si tratta forse della sua ultima "polpetta avvelenata" lanciata al termine della sua carriera politica, data l'ormai imminente condanna, in seguito alla quale rassegnerà le dimissioni?

E proprio tali prossime dimissioni ci impediscono, al momento, di individuare efficacemente un interlocutore istituzionale cui rivolgere la nostra protesta/proposta: l'ARS, prossimo a sua volta allo scioglimento, ci appare, nella sua pigra elefantiaca inattività, sempre più un apocrifo surrogato del glorioso Parlamento Siciliano che fu e che, grazie alla lotta e alla volontà dei Siciliani, tornerà.

Quindi, la nostra "sfida" viene ancora una volta rivolta ai partiti italiani e ai loro ascari "siciliani", autentici mestieranti dell'occupazione politica e territoriale della Sicilia. È dalle loro segreterie, vero centro della politica coloniale di occupazione delle antiche istituzioni dell'Isola, che vogliamo cogliere segnali chiari della loro volontà su questi e altri temi. Un loro rinnovato e reiterato silenzio sarà, come anche convulse risposte pronte a contraddirsi o a essere smentite, saranno l'ulteriore conferma dell'urgenza che la Sicilia ha di sbarazzarsi di costoro unitamente a tutti il sistema politico italiano ed allo stesso Stato Italiano che ne ha abusivamente imposto la presenza e l'occupazione della Sicilia.


Catania, 14 Jinnaru 2008

MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA DELLA SICILIA

SCIOPERO DELLA FAME CONTRO I RIFIUTI COLONIALISTI ITALIANI IN SICILIA

Come tristemente prevedibile, dopo la Sardegna, è il turno della Sicilia a doversi far carico di oltre 1500 tonnellate di rifiuti prodotti in Campania. Sarà la Sicilia, una delle due grandi colonie extraterritoriali italiane insieme per l'appunto alla Sardegna, a dover fare le spese, al costo di inquinamento e intasamento delle già sature discariche (pronte a loro volta al collasso come quelle napoletane), di decenni e decenni di malapolitica che di mafioso ha l'etica e l'iter procedurale.
Noi indipendentisti siciliani diciamo no, e, solidali con i fratelli indipendentisti sardi malmenati nonostante la protesta nonviolenta inscenata nel porto di Cagliari, e con la popolazione di Pianura, in lotta contro l'oppressione della politica clientelare (capace di uno stipendificio quattordicennale chiamato "commissariamento" mentre il Presidente della Regione Campania comminava ricche consulenze al proprio figlio) al costo della propria stessa incolumità, entrambi fatti segno di vergognose criminalizzazioni (non si è esitato, nascondendo le reali ragioni, ad agitare lo spettro di camorra e terrorismo pur di opprimere quanti esercitavano il proprio diritto di opinione e protesta in ossequio al dettato di quella Costituzione che in questi giorni compie 60 anni) annunciamo la decisione di intraprendere le nostre forme di protesta e pressione affinché la decisione, presa in maniera assolutamente autoritaria e non democratica, del Presidente della Regione Cuffaro sia definitivamente revocata.
Non dobbiamo, in tal senso, dimenticare o trascurare come l'impegno preso da Cuffaro, spacciato come «impegno per il Paese», sia in realtà controbilanciato dalla promessa del Presidente del Consiglio, Prodi, di finanziare i 4 discussi megainceneritori previsti in Sicilia (che, non dimentichiamolo, producono un terzo di ceneri altamente tossiche non ulteriormente utilizzabili e da stoccare al costo di contaminazioni di suolo e acque, quando esistono ottimi metodi di recupero, riutilizzo o riciclo di oltre il 90% dei prodotti post-consumo, sia raccolti in maniera differenziata - raccolta, questa, mai realmente fatta partire in Sicilia - che non) che serviranno, come già accade con il petrolio, ad inquinare la nostra Isola, avvelenare bambini, adulti e nascituri, e ad importare immondizia prodotta in Italia per mantenerli entro la prevista economicità d'uso. È un mero mercimonio, uno scambio in perfetto stile coloniale sulla pelle dei Siciliani che dimostra, ancora una volta, come i mali della Sicilia, che recentemente ha visto le proprie città e i propri amministratori in "coda" alle consuete "classifiche di fine anno", non derivino da questa o quella fazione politica, ma da tutto il sistema politico italiano, che nel suo insieme va urgentemente espulso dalla nostra amata terra di Trinakria.
Consapevoli che lunedì Porto Empedocle per "accogliere" la nave Italroro Two e il suo tossico contenuto, sarà "blindata" per evitare che si inscenino proteste di resistenza nonviolenta come quelle di Cagliari, il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ha deciso di promuovere uno sciopero della fame da iniziarsi nella stessa giornata di lunedì, a partire dalle 8 antimeridiane.
Siamo certi che contro questo ennesimo affronto contro la Sicilia non mancheranno le adesioni, in parte annunciate già prima della nostra iniziativa ad esempio dall'avv. Francesco Tanasi, siciliano e leader del Movimento Consumatori, che ha promesso anche una specifica "class-action" cui va il nostro pieno supporto. Siamo certi che non mancheranno i Siciliani, fieri della propria cultura e innamorati della propria terra, disposti al sacrificio pur di dimostrare la propria avversione a questa vergogna, che si aggiunge ad un secolo e mezzo di colonizzazione violenta e mafiosa.
Le adesioni possono essere tempestivamente comunicate al sito internet www.siciliaindipendente.org, all'indirizzo email mis1943@gmail.com, al numero telefonico 0955187777 (lasciando un messaggio in segreteria) o via fax allo 0952937230, indicando nome, cognome, età e città di residenza.
Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia comunicherà alla stampa la lista di quanti si asterranno dall'assunzione di cibi solidi e liquidi, riservandosi di promuovere ulteriori forme di protesta.
Catania, 12 Jinnaru 2008
A cura dell'Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda del M.I.S.