giovedì 22 novembre 2007

Indipendenza del Veneto entro il 2012


Dopo il Veneto-Day, Treviso e il Veneto si svegliano con una proposta politica indipendentista.

Il Comitato per la fondazione di un Partito Nazionale Veneto annuncia infatti la propria intenzione di non schierarsi con i blocchi antiveneti del centro-destra e del centro-sinistra italiani. Il comitato lavorerà alla creazione di una coalizione nazionale veneta per offrire ai trevisani una conduzione della città che favorisca l’autogoverno del popolo veneto, in forme rispondenti alle caratteristiche e tradizioni della sua storia. L’invito a partecipare alla coalizione è ovviamente esteso alle forze politiche attualmente presenti in città più sensibili all’indipendenza veneta, prima tra tutte Łiga Veneta, Progetto Nord-Est, Liga Fronte Veneto, i movimenti e soggetti politici indipendentisti veneti, ma anche alle liste civiche e a tutti gli altri soggetti politici o che intendessero abbandonare il legame di sudditanza ai partiti centralisti italiani.
Il programma politico completo sarà elaborato assieme ai cittadini che lo definiranno in una serie di appuntamenti fissi bisettimanali in preparazione delle elezioni. Vengono anticipati alcuni punti chiave qualificanti della campagna elettorale, in fase di maggiore definizione:

- Costruzione di una Treviso sicura, moderna e con spirito europeo e internazionale
- Riqualificazione urbanistica dei quartieri per evitare la crescita di ghetti etnici criminogeni
- Istituzione di servizi di polizia privata e coordinamento con le polizie dei comuni limitrofi
- Creazione di un museo d’arte moderna nell’ex Coni, o in area stadio
- Bilinguismo veneto-italiano (segnaletica stradale, esame di lingua veneta per residenti, corsi di veneto obbligatori per i dipendenti pubblici)
- Istituzione di un ufficio comunale antirazzismo per veneti discriminati
- A bilancio verranno stanziati appositi fondi per politiche a favore della nazione veneta (ad esempio, saranno riconosciute aliquote ICI agevolate a chi esporrà il gonfalone di San Marco dalla propria casa)
- Istituzione di una Patente civica per ottenere la residenza. Una patente a punti sul modello australiano che permetta di attestare la capacità del residente di inserirsi nel tessuto sociale e che verifichi la presenza di aspetti fondamentali di convivenza, come la presenza di un reddito minimo di sussistenza, ma anche la conoscenza della lingua veneta e italiana, come pagare le tasse e la conoscenza delle ordinanze comunali in tema di viabilità e di raccolta differenziata. La strada da seguire anche per il Veneto è quella percorsa da quei Paesi che hanno saputo far rispettare tali norme minime di civismo, come Australia, Svizzera, Canada, Svezia, o Catalogna solo per fare qualche esempio.
- Dall’ombralonga all’Ombrabona: stop al saccheggio della città, sì alla valorizzazione turistica
- Ringiovanimento della classe politica trevisana e creazione strumenti di democrazia diretta

Il comitato e le liste civiche indipendentiste oltre a Treviso saranno presenti in diversi comuni del Veneto fin dalle prossime elezioni di primavera. L’obiettivo è la creazione di una vasta coalizione nazionale veneta che si presenti alle elezioni regionali del 2010. I tentativi in corso per mantenere in vita il sistema politico italiano ormai marcescente sono ormai un inutile accanimento.

Il comitato per un PNV si rifà al programma “Le Ragioni dell’indipendenza” pubblicato dal movimento “Veneti” e presentato al Veneto-Day, che ridisegna in chiave veneta i percorsi politici indipendentisti europei e mondiali che hanno visto una enorme accelerazione nel 2007. Anche per il Veneto, il comitato per un PNV prevede l’ottenimento dell’indipendenza politica in un lasso di tempo ragionevole di 3-5 anni. Tale soluzione politica è l’unica percorribile per noi veneti, prima di essere risucchiati dalla sindrome argentina e della bancarotta finanziaria italiana.

Per informazioni
Portavoce: Gianluca Busato
Web: http://www.pnveneto.org/ - E-mail: info@pnveneto.org
Telefono: 348.8827427 - Fax: 0422.1830131

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bilinguismo veneto-italiano (segnaletica stradale, esame di lingua veneta per residenti, corsi di veneto obbligatori per i dipendenti pubblici)??????????
Siete malati....come se i problemi fossero questi....

Anonimo ha detto...

E perche no! Forse il bilinguismo ci creerebbe piu problemi di quelli che abbiamo già? Forse noi VENETI non abbiamo il sacrosanto diritto di conservare e proteggere la nostra cultura, perche questo meterebbe a rischio la cosidetta unita "nazionale"? Una unita che noi VENETI non abbiamo mai voluto veramente (La terza guerra "d'indipendenza" fu una invasione vera e propia, e il plebiscito d'anessione dell 1866 fu fatto con metodi non meno "democratici" di quelli visti durante la dittatura fascista)! Quelli che credono ancora nella unità d'italia, non hanno mai veri argomenti per contraddirci (questo perche NON ESISTONO argomenti per contraddirci!). Quindi BASTA! con questa falsa nazione chiamata Italia! VENETO LIBERO!

Anonimo ha detto...

In base alle leggi vigenti il Veneto è legittimato a ottenere l'indipendenza e lo Stato Italiano non può opporsi, in quanto il diritto all'autodeterminazione è riconosciuto a livello internazionale.

Anonimo ha detto...

Il Veneto,come il Friuli ed il Trentino-Süd Tirol,fanno parte della nazione italiana,ma la mentalità dei loro abitanti(a parte qualche caso sporadico)non ha nulla a che vedere con l'italia! E più ci si avvicina alle Alpi,maggiore è la predominanza mentale di tipo nordico che contraddistigue l'individuo,il quale è portato ad un modo di ragionare ponderato ed equilibrato,ad un senso civico che pochissimi italiani riescono a malapena a concepire.L'abitante di quelle terre ha uno stile di vita che lo si può trovare in Svizzera,Austria,Germania,fino in Scandinavia,quindi,niente di mediterraneo,niente di latino casinista,niente "fotti il prossimo prima che lui fotta te",ma sguardi amichevoli,senso di onestà e spiccato quanto mitteleuropeo senso del dovere! Sono stato a Belluno e a parte alcune differenze circa l'architettura degli edifici,mi è parso di essere in qualche cittadina Svizzera o Austriaca. Poi Vittorio Veneto,Udine,Treviso ecc,.Di italiano,a parte la lingua parlata c'è ben poco!Quindi,SI' all'indipendenza,SI' all'autodeterminazione!
E chi vorrà abitare da quelle parti,dovrà conoscere la parlata locale,rispettare le tradizioni,imparare ad amare e conoscere la terra che lo ospita,se no RAUS! Un Ligure.

Anonimo ha detto...

Il Veneto non ha niente di mediterraneo? Ma per piacere? Vai a farti un giro a Venezia e poi vedi! I Veneti PREDICANO BENE e RAZZOLANO MALE, non sono migliori del resto degli italioti, l'alluvione lo ha dimostrato.

Anonimo ha detto...

Se volete avere l'autodeterminazione CAZZI VOSTRI ma non venite a raccontare di essere MIGLIORI del resto d'Italia perchè NON LO SIETE.

toscano ha detto...

L'Italia non è mai stata una nazione e mai lo sorà , la repubblica veneta della serenissima è stato un grande stato e i veneti una grande nazione . se non ci fosse stata Venezia forse adesso saremmo tutti di cultura araba.
I problemi dell'Italia sono tutti dovuti al fatto che non c'è nazione , quindi non c'è senso civico ognuno pensa per se e tutto va a puttane.
smontiamo questa porca italia e dopo vedremo.
Un Toscano